Quali sono le regole condominiali sui rumori dei bambini? Di solito, i più piccoli sono motivo di litigio con il vicinato. Puoi immaginare perché: con la loro vivacità rischiano di infastidire gli inquilini provocando rumori molesti tra le mura domestiche e nelle parti comuni. Inoltre, nella peggiore delle ipotesi, possono causare danni.

Il presupposto da cui partire è l’educazione e il buon senso. D’altro canto, in un condominio c’è chi lavora, chi studia e chi ha bisogno di riposo. In seconda battuta, ci sono le norme da seguire e conoscere. Che ne dici di approfondire? Scopriamo cosa fare con i bambini rumorosi

Bambini rumorosi in condominio: il pianto di un neonato

Urla, schiamazzi, pianti, risate fragorose, rumori eccessivi durante le attività ludiche che interferiscono con gli orari di riposo (Tra le 21:00 e le 8:00, orario notturno, e tra le 13:00 e le 16:00, orario pomeridiano). A volte i bimbi quando giocano si fanno prendere dall’entusiasmo ma anche loro devono attenersi all’articolo 844 del Codice Civile. Questa legge disciplina l’inquinamento acustico e stabilisce la soglie di tollerabilità.

Elemento che deve essere valutato da un tecnico per capire se pregiudica in maniera grave la qualità della vita e la salute dei condomini. In linea di massima, sono da evitare le immissioni rumorose che vanno oltre i tre decibel di rumore di fondo nell’area di interesse. Per appurare il livello di tollerabilità del suono puoi rivolgerti all’Azienda Regionale per la Protezione dell’Ambiente, ARPA.

Ma quali sono i rumori che possono essere perseguiti se provocati dai bambini? Soprattutto quelli che derivano dall’uso scorretto delle parti comuni come scale o porticato durante gli orari di silenzio. E il pianto di un neonato?

Questo suono non può diventare oggetto di contenzioso in tribunale. Il motivo? È uno stato comune nella fase di crescita dovuto all’uscita dei primi denti o alle coliche. Inoltre il problema si risolve perché il bambino cresce.

Per approfondiretutelarsi dai rumori molesti: cosa sapere

Il momento del gioco e responsabilità dei genitori

Il momento del gioco può travalicare i limiti. Giocare non significa sbattere porte, persiane e spostare mobili. Questo tipo di azioni se reiterate possono esasperare i vicini e spingere a prendere soluzioni drastiche.

Ad esempio, richiedere un risarcimento economico. La responsabilità civile, come puoi intuire, ricade sui genitori. Per ottenerlo è necessario dimostrare che l’individuo abbia ricevuto un danno alla salute o al riposo.

La richiesta di rimborso può avvenire anche se il rumore viene emesso tra le mura domestiche. L’età del figlio – minorenne o maggiorenne – nel caso di rimborso, non comporta alcuna variazione: a dover rimediare saranno i genitori perché proprietari dell’immobile.

Leggi ancheecco le regole di buon vicinato in condominio

Responsabilità penali al chiuso e all’aperto

Per quanto riguarda le misure penali il discorso cambia. Per i bambini rumorosi in condomino può scattare l’articolo 659 con il reato di disturbo di quiete pubblica ma solo nel caso in cui il rumore provochi fastidio a un gran numero di persone e non solo ai vicini del piano di sotto, per intenderci.

All’esterno invece è più semplice incorrere nel reato perché i rumori possono essere sentiti da tutti. In questo contesto la responsabilità penale può ricadere sui figli da 14 anni in su.

Bisogna precisare che il cortile può accogliere il gioco dei bambini a patto che non si estenda per tutta la superficie, ostacolando la fruizione della cosa comune anche agli altri condomini. In pratica, non è permesso usare l’intero cortile condominiale come un campo da calcio.

A fare chiarezza, la sentenza 28/01/1991 del tribunale di Milano, che sottolinea: “L’utilizzazione del cortile comune come spazio destinato al gioco ai soli bambini di età inferiore ai dodici anni, integra un uso aggiuntivo della cosa comune la cui disciplina è rimessa alla volontà dell’assemblea, la quale ben può deliberare sul punto con la maggioranza dei presenti che rappresentino la metà dei millesimi.

L’utilizzazione per il gioco dei bambini di una parte assai limitata dell’area verde consortile non contrasta con la destinazione a giardino prevista, per quella stessa area, dal regolamento consortile, ma ne costituisce unicamente un migliore e più intenso godimento per soddisfare esigenze che pure appaiono insopprimibili e, comunque, senz’altro meritevoli di tutela nella vita di un condominio”.

Il diritto inalienabile al divertimento dei bambini e lamentele eccessive

Se da un lato i bambini rumorosi in condominio causano qualche problema è necessario limitare le lamentele a circostanze davvero gravi, cercando di essere tolleranti.
Non dimentichiamo i più piccoli hanno diritto a svolgere attività ludiche, ce lo ricorda la Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991.

Perciò, prima di pensare a soluzioni forti è bene contenere lamentele indiscriminate e chiedere un confronto con i genitori affinché applichino le regole e facciano assumere i giusti modelli di comportamento.

Bambini rumorosi in condominio: la tua esperienza

I bambini rumorosi in condominio ci sono ed è anche giusto che si divertano senza arrecare disturbo alla maggior parte dei condomini al di fuori degli orari di silenzio. Tuttavia, questo non sempre succede e diventa necessario ricorrere a misure penali e civili. Ora lascio a te la parola: tu hai saputo cosa fare con bambini rumorosi in condominio? Parliamone nei commenti.