Vediamo insieme le agevolazioni del bonus prima casa previsto dal decreto Sostegni bis

Approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 maggio, il decreto Sostegni bis, prevede tra le altre misure un’importante agevolazione per i giovani sotto i 36 anni, per l’acquisto della prima casa.

Un’importante novità che di certo influenzerà il mercato immobiliare in modo inaspettato rispetto ad una nostra analisi di quasi un anno fa.

Tale bonus è stato voluto dal Governo per cercare di incentivare, in particolare, l’acquisto di una propria abitazione da parte di tutti i giovani lavoratori, che spesso non riescono ad accendere un mutuo a causa della precarietà del proprio contratto.

Tutti i dettagli di tale misura di sostegno sono stati riportati all’interno dell’articolo 64 del decreto Sostegni bis.

Requisiti richiesti per l’accesso al bonus prima casa

All’interno dell’articolo 64, un primo passaggio fondamentale è quello relativo al comma 2, che va a modificare l’articolo 1, comma c) della legge n. 147/2013, inserendo i giovani fino a 36 anni tra i soggetti con possibilità di accedere in via prioritaria al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa.

Potranno poi beneficiare della garanzia del Fondo, anche i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi delle case popolari.

Bonus prima casa, mutuo giovani 2021

Agevolazioni previste dal bonus prima casa

L’agevolazione più importante prevista dal decreto Sostegni bis, per l’acquisto della prima casa è sicuramente rappresentata dalla copertura fino all’80% del mutuo grazie al Fondo di garanzia.

Tale facilitazione sarà però fruibile, solo per quei giovani under 36 che presenteranno un modello ISEE di valore non superiore a 40.000 euro.

Questo criterio risulta poi valido anche per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Ciò rappresenta una fondamentale sforbiciata ai costi legati alle tasse da versare dovute in sede di stipula dell’atto di acquisto della prima casa.

Il limite ISEE rappresenta dunque un parametro essenziale, proprio perché l’obiettivo del Governo è quello di sostenere i giovani meno abbienti.

Accanto a quelle già menzionate vanno poi ricordate anche le ulteriori misure di sostegno previste.

In primis, l’istituzione di un credito d’imposta in caso di atti di acquisto di prime case relativi a cessioni soggette ad Iva, con un ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all’acquisto. In parallelo il decreto ha previsto anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva sul mutuo.

Da quando sarà possibile effettuare le domande

In base a quanto previsto dal decreto legge 73/2021 (Sostegni bis), pubblicato nella Gazzetta ufficiale di martedì 25 maggio, i soggetti che rientrano nelle caratteristiche definite, potranno presentare le domande per ottenere la garanzia di Stato sull’80% della quota capitale del mutuo per la prima casa, a partire dal 24 giugno (trentesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto) fino al 30 giugno del 2022.

In particolare, il comma 4, dell’articolo 64, esplicita anche l’incremento dell’ammontare in dotazione al Fondo di garanzia per la prima casa per il 2021 (ovvero pari a 290 milioni di euro) e quello previsto per il 2022 (pari a 250 milioni di euro).

acquisto abitazione con bonus prima casa

Perché le domande del bonus prima casa partono dal 24 giugno

La definizione di tale data è necessaria per permettere alle banche e al gestore di adeguare i contratti e la modulistica relativamente alle nuove disposizioni.

Infatti, le nuove agevolazioni sono state sviluppate a partire dalla preesistente legge 147 del 2013.

Secondo quanto previsto da tale norma fino ad oggi era possibile fare richiesta per l’accesso al Fondo prima casa sul mutuo ipotecario, che andava a coprire il 50% della quota capitale del finanziamento sulla prima casa.

Mentre come visto, il nuovo decreto ha innalzato il limite della copertura fino all’80%, estendendo l’accesso al Fondo in via prioritaria ai giovani di età inferiore ai 36 anni.

Cosa ne pensate di queste forme di sostegno per favorire l’acquisto della prima casa da parte dei più giovani? Scrivetecelo nei commenti