Indice dei contenuti
Per vivere con serenità in condominio è importante saper affrontare i problemi ed evitare sterili polemiche. La capacità di organizzare queste situazioni fa parte delle qualità di un amministratore di condominio.
Tra i temi caldi ci sono le spese da gestire in comune, le assemblee di condominio, l’utilizzo dei parcheggi condominiali. Nei condomini più grandi la sola figura dell’amministratore potrebbe non bastare più, entra quindi in gioco il ruolo del consiglio di condominio.
In quest’articolo parliamo proprio di questa istituzione. A cosa serve e come funziona? Ecco tutto quello che devi sapere.
Consiglio di condominio, quando si costituisce
Prima che intervenisse la legge, i consigli di condominio erano un’abitudine consolidata ed erano gestiti dai regolamenti condominiali. La legge entrata in vigore ha il compito di regolamentare quella che è diventata una necessità per molti amministratori di condominio e condòmini.
Il consiglio di condominio è stato introdotto ufficialmente dalla legge n.220/2012 ed è disciplinato dal secondo comma dall’art 1130-bis c.c.
La normativa prevede la possibilità di costituire un consiglio di condominio quando le unità immobiliari dello stabile sono almeno 12. I consiglieri sono almeno 3 e devono essere condòmini proprietari della relativa unità abitativa. Salvo eccezioni, va considerato un compito svolto a titolo gratuito.
C’è un quorum per la sua istituzione: ad adottare la deliberazione del consiglio deve essere la maggioranza degli intervenuti all’assemblea e deve anche essere pari almeno alla metà del valore dello stabile.
A cosa serve il consiglio di condominio?
Il consiglio di condominio ha funzioni consultive e di controllo. In che cosa consistono queste attività? Scopriamolo.
Consultiva: il consiglio di condominio supporta il lavoro dell’amministratore, è una forma di ausilio per alcuni suoi adempimenti. L’ambito di intervento è dato dal regolamento del condominio. È un modo per snellire i rapporti tra condòmini e amministratore, filtrando le singole esigenze. È importante sottolineare che il parere del consiglio non è in alcun modo vincolante per l’amministratore.
Controllo: la funzione di controllo del consiglio può essere importante per arrivare all’assemblea annuale ordinaria con tutti gli obiettivi in ordine. Non fa solo da mediatore tra le parti, ma assicura anche la trasparenza dell’operato dell’amministratore di condominio. Ha un ruolo di garanzia per ambedue le parti: amministratore e condòmini. Le possibilità di intervento sono al dettate dal regolamento del condominio.
Quando si può convocare il consiglio di condominio?
Questo è sicuramente uno degli aspetti più criticati della nuova legge in vigore. Non è chiaro infatti quando e come può essere convocato. Bisogna affidarsi ai regolamenti specifici dei singoli condomini.
Il corretto svolgimento delle operazioni è quindi in mano all’amministratore e all’assemblea condominiale. È fondamentale agire in maniera assennata e convocare il consiglio di condominio quando sono al vaglio scelte fondamentali. Altrettanto importante è mantenere traccia scritta di ogni decisione presa: oggi gli amministratori di condominio possono usare software specifici per creare, condividere e archiviare questi documenti.
Come funziona il consiglio di condominio: la tua opinione
In questo articolo ho provato a spiegarti cos’è e come funziona il consiglio di condominio che – è bene ricordarlo – non si sostituisce all’amministratore ma lo supporta. Ora a te la parola. Abiti in un condominio numeroso? Credi che potresti avere bisogno delle funzioni di un consiglio di condominio? Lascia il tuo parere nei commenti, oppure contattami. Sono qui per aiutarti nel miglior modo possibile.