Elettrodomestici e consumi casalinghi

In un periodo segnato da alta variabilità dei prezzi delle risorse energetiche e da alta inflazione, saper risparmiare diventa un’abilità di non poco conto.

Tra le spese su cui si cerca di fare sempre molta attenzione, vi sono quelle delle bollette casalinghe.

Per poter ridurre le spese legate ai consumi, un aspetto da dover considerare, riguarda il capire quali sono elettrodomestici che maggiormente incidono ed eventualmente far ricorso anche al bonus mobili per migliorare l’efficienza energetica di questi ultimi.

Le variabili da considerare

Bisogna comunque considerare che i consumi e il possibile risparmio sull’uso degli elettrodomestici, non dipende solo dai singoli apparecchi.

E’ opportuno infatti, considerare anche tutta una serie di variabili che influiscono sull’aumento o la riduzione dei costi.

Va sicuramente tenuta in considerazione la classe energetica, ma anche le modalità e il tempo di utilizzo di ogni elettrodomestico.

Inoltre, ad influenzare i consumi concorrono anche il numero di persone presenti nell’abitazione, la localizzazione geografica, nonché in alcuni casi anche la superficie abitabile.

elettrodomestici ed efficienza energetica

Calcolo del consumo degli elettrodomestici

Un aspetto inoltre che potrebbe tornare utile, è quello di sapere come si calcola il consumo per ogni elettrodomestico.

E’ importante innanzitutto sapere che la potenza elettrica utilizzata dagli apparecchi viene espressa in Watt (oppure in kilowatt, dove ogni kilowatt corrisponde a 1000 Watt).

Dunque il calcolo del consumo di un singolo elettrodomestico, risulta piuttosto semplice, basta infatti sapere quante ore al giorno viene utilizzato e moltiplicare il tempo d’uso per la potenza.

Per cui un elettrodomestico con una potenza di 500 Watt (ovvero 0,5 kW), se tenuto acceso per 5 ore, avrà un consumo pari a 2,5 kWh (ossia 0,5 kW x 5 h).

L’impatto degli elettrodomestici sui consumi

Avendo capito come calcolare il consumo degli elettrodomestici, a questo punto è anche importante capire come riuscire a risparmiare pur continuando ad utilizzarli.

Si è stimato infatti che il loro utilizzo incide per circa il 30% sulle bollette.

Dunque scegliere un apparecchio che abbia una buona efficienza energetica, ovvero che abbia capacità di funzionare con il minor consumo possibile di energia, può avere un sostanziale impatto sui costi finali.

In tal senso, ci viene incontro, il criterio di classificazione energetica dei singoli elettrodomestici sulla base della loro prestazione energetica.

L’etichetta energetica degli elettrodomestici

Le etichette energetiche degli apparecchi elettrici, rappresentano un fondamentale strumento informativo, che consente a ciascun acquirente di capire in modo rapido ed intuitivo, l’efficienza energetica di un elettrodomestico.

L’azienda venditrice deve infatti esporre sulla parte anteriore del prodotto (o inserirlo nelle descrizione, se il prodotto è venduto online) un diagramma colorato che permette di fornire indicazioni dettagliate sulla capacità di consumo dell’apparecchio in questione.

In base ai test standard cui viene sottoposto, ogni apparecchio, viene inserito in una delle sette classi energetiche individuate.

La classe più alta, ovvero quella che indica la migliore efficienza di consumo in assoluto è la A+++, accostata da una linea di colore verde scuro.

Mentre man mano che l’efficienza scende si arriva fino alla classe D, contrassegnata dal colore rosso, che sta ad indicare un elettrodomestico ad elevato consumo e vicino all’obsolescenza.

tenere sotto controllo i consumi energetici

 

Tabella dei consumi medi e ultime considerazioni

Come detto non tutti gli apparecchi elettrici consumano allo stesso modo, anche in base alla tecnologia con cui sono stati realizzati. Ma è importante avere un’idea di massima dei consumi medi di ciascun elettrodomestico.

A tal proposito ecco di seguito una tabella indicativa:

Lavatrice (2100 W)

Phon (2000 W)

Forno elettrico (2000 W)

Condizionatore (1600 – 270 W)

Scaldabagno (1200 W)

Microonde (700 W)

Frigorifero (300 W)

Pc (50 W)

Tv (200 W)

E’ opportuno comunque ricordare che il peso in bolletta è dato non solo dalla potenza del singolo apparecchio, ma anche dal tempo di utilizzo.

Dunque anche un pc che ha un basso consumo energetico, se usato per lunghe ore (come ormai succede in molte case), potrà avere alla fine del mese un certo impatto sui costi della bolletta finale.

Hai già acquistato dei nuovi elettrodomestici a minor consumo energetico? Hai notato una riduzione della tua spesa in bolletta? Raccontacelo nei commenti.