I bonus casa e i rischi di frodi

Negli ultimi anni, molteplici sono stati gli interventi del governo per favorire la ristrutturazione o lavori di miglioramento delle abitazioni, soprattutto per implementarne l’efficienza dal punto di vista dell’impatto ambientale.

Basti pensare ai diversi bonus che sono stati erogati come il Superbonus 110% o il bonus facciate.

Tali agevolazioni sono state pensate proprio per far si che diverse realtà immobiliari (dagli edifici monofamiliari ai condomini, o anche associazioni e società sportive) fossero in grado di poter eseguire dei lavori, senza dover sostenere per intero i notevoli costi legati a tali attività.

Purtroppo, come spesso avviene, di fronte ad una motivazione più che valida, ci sono sempre personaggi che cercano di approfittare di tali situazioni per ottenere guadagni attraverso frodi, che solitamente vanno a scapito dell’Erario.

Le frodi sui bonus casa

In base a quanto è stato rilevato finora, le frodi legate ai soli bonus casa (eco e sisma), riguardano un giro di denaro di oltre quattro miliardi di euro.

Questi raggiri, sono stati rilevati in particolar modo nell’ambito delle cessioni dei crediti d’imposta.

Infatti, proprio relativamente a tale disposizione, il legislatore aveva dato un’ampia libertà per quanto riguardava tali cessioni.

Tentando però di ridurre la burocrazia e riducendo la quantità di controlli, si è arrivati ad un susseguirsi di trasferimenti di tali crediti, volti a truffare lo Stato e lucrare indebiti aiuti, ponendo in essere modalità operative che consentissero di eludere o neutralizzare i controlli.

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Le misure del legislatore ai fini del contrasto

Tutto questo ha portato ad un necessario intervento da parte del legislatore col fine di quantomeno ridurre il rischio di frodi.

L’azione si è concretizzata con la delibera del decreto Sostegni ter (D.L. n. 4/2022).

Con tale provvedimento è stato disposto il blocco delle cessioni dei crediti d’imposta successive alla prima, siano esse relative ai superbonus che ai bonus ordinari. Obiettivo di dichiarato della norma, è proprio quello di frenare i trasferimenti fittizi posti in essere al solo scopo di frodare il fisco.

Oltre a quanto appena scritto è bene ricordare che anche nella legge di Bilancio 2022, sono previste ulteriori misure di contrasto alle frodi.

In primis, la richiesta per i Superbonus 110% dei visti di conformità e le asseverazioni di congruità dei valori, relativi anche allo sconto in fattura che il fornitore può concedere ai clienti.

Gli effetti delle frodi sull’operatività delle banche

Le conseguenze di questi interventi hanno riguardato in particolar modo le banche di minori dimensioni, che hanno iniziato a ridurre il quantitativo delle cessioni del credito d’imposta.

Questo a causa del limitato livello di debiti tributari e previdenziali da compensare.

Altra conseguenza del clima di maggiore incertezza dell’applicazione delle norme è stata poi la crescita del numero di interpelli presentati all’Agenzia delle Entrate e la necessità di maggiori approfondimenti per verificare quale sia l’orientamento della prassi ufficiale al fine di evitare i blocchi.

A ciò si lega anche la ritrosia di diversi professionisti (come i revisori legali per il visto di conformità e tecnici abilitati per l’asseverazione delle spese sostenute) nel rilasciare le proprie certificazioni prima di aver condotto istruttorie più approfondite con inevitabili allungamenti dei tempi.

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I rischi per i condomini

Le frodi, hanno infine, dei risvolti di non poco conto anche per i condomini.

In caso di controlli, e di riscontro di attività illecite, l’Agenzia delle entrate potrebbe infatti decidere di revocare il beneficio e richiedendo al cedente l’importo fiscale ceduto.

Sarà dunque la stessa Agenzia ad occuparsi del recupero della detrazione non spettante, le sanzioni del 30%, più gli interessi nei confronti del condomino-committente.

In tal caso, il condominio stesso potrebbe poi pensare di rivalersi sull’impresa di riferimento. Ma ciò potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua in quanto, solitamente, sono proprio le imprese poco affidabili, che gonfiano gli appalti e una volta incassato il denaro si dileguano nel nulla.

Il tuo condominio ha usufruito dei bonus casa? Sono stati effettuati tutti i controlli necessari prima di avviare i lavori? Raccontacelo nei commenti.