Come abbiamo potuto constatare negli ultimi tempi, nei vari decreti emanati dal Governo per gestire l’emergenza Covid il condominio (nello specifico le riunioni condominiali) è stato ancora lasciato in disparte.

Diciamo ancora, perché come molti ricorderanno durante la prima ondata della Pandemia del Coronavirus non si era mai messo nero su bianco su come si potesse o meno gestire le assemblee condominiali, in quanto si erano di fatto vietate e basta.

Dalla riapertura avvenuta intorno ad aprile/maggio, si pensava che qualcosa si muovesse e venisse regolarizzata la situazione, ma così non è stato. Vediamo come si presenta oggi la situazione legata alle assemblee condominiali, e quali sono le regole che si devono seguire per poterle tenere in sicurezza e a norma di legge.

Condominio e DPCM del 13, 18 e 24 ottobre

Quindi nei tre decreti usciti nelle date 13, 18 e 24 ottobre, non si fa assolutamente riferimento a nulla riguardo alla gestione degli affari condominiali. Questo aspetto va in controtendenza con quelle che sono invece le scelte del Governo in fatto di bonus condominio, come ad esempio quello legato al 110 percento.

Come possono i condomini fare scelte e mettere in atto delle opere di ristrutturazione se non possono riunirsi? Sebbene sia stato ampiamente detto che per qualsiasi tipo di riunione si ha lo strumento della videoconferenza, ci si deve confrontare con quelle realtà che possono avere problemi ad essere presenti ad una riunione davanti ad uno schermo.

Parliamo ad esempio delle persone molto anziane, quelle che magari non hanno dimestichezza con computer o qualsiasi altro dispositivo mobile. Dunque, come fare? Bene, oggi le riunioni condominiali sono possibili, purché si seguano delle regole specifiche e che si tratti comunque di situazioni che abbiano carattere di urgenza.

Riunione condominiale: evitare se non vi sono urgenze

Ad oggi, come abbiamo detto precedentemente, riunirsi in assemblea non è vietato, ma è largamente sconsigliato se non ci sono situazioni particolarmente urgenti da risolvere.

Se ci concentriamo sulla normativa attualmente in vigore, osserviamo che, pur non essendoci un blocco ufficiale agli spostamenti, vi è sottotraccia come una sorta di pressione evidente a evitare di andare nei posti frequentati da non congiunti se non vi è davvero estrema necessità.

Dunque, come ci si pone di fronte ad una eventuale assemblea condominiale? Si deve andare per forza nel caso di una convocazione da parte dell’amministratore?

La situazione in questo caso è complessa, e la risposta non troppo esaustiva, ma le cose stanno di fatto in questo modo: in caso di esigenza per discutere di alcune cose legate al condominio l’amministratore per prassi convocherà l’assemblea, ma egli stesso dovrà stabilire il livello di urgenza o di necessità in merito alla partecipazione, e comunicare alle persone che qualora non se la sentano di partecipare se vi siano i presupposti per stare a casa.

Online e deleghe: opzioni a disposizione di tutti

Rimane di fatto quanto già anticipato all’inizio, ovvero che nel caso si debba in qualche modo fare una riunione tra condomini, sia una scelta saggia quella di farla a distanza tramite dispositivi connessi ad internet. Questo non pregiudica niente, e anche qualsiasi votazione che viene fatta in videoconferenza in presenza dell’amministratore è da ritenersi valida, come il verbale che il professionista rilascerà alla fine della riunione.

Una delle opzioni a propria disposizione se non si vuole correre il rischio di partecipare ad una riunione condominiale in presenza, è quella della delega. Lo stesso sistema che si utilizza anche in casi normali quando non si ha la possibilità di partecipare ad un’assemblea perché magari impossibilitati per motivi di salute o impegnati per lavoro.

Basta affidarsi ad un condomino magari di cui ci si fida molto, e delegare lui a fare le proprie veci, investendolo anche dell’onere di votare per nostro conto.

Superbonus e vari bonus relativi al condominio

La domanda a questo punto che molti si pongono è la seguente: “ma se non è possibile riunirsi in assemblea, si perdono le opzioni relative ai bonus?”. Anche questa domanda non è semplice da affrontare, e non è possibile dare una risposta certa al 100 percento.

Questo perché si deve sempre tenere in considerazione un aspetto importante, ovvero quello che di fatto non sono vietate le assemblee, perché come abbiamo detto in precedenza si possono fare tranquillamente online.

Dunque, una contestazione che potrebbe essere fatta da parte del Governo è questa, che non possiamo affermare di non essere stati in grado di riunirci in assemblea, in quanto oramai come molte altre attività avvengono in videoconferenza, anche le riunioni di condominio possono tranquillamente avvalersi di questo sistema.

Quello che in ogni caso molti si aspettano è un atteggiamento diverso da parte del Governo, che fino ad ora non si è mai impuntato in questo modo, ma ha sempre gestito in maniera molto flessibile le situazioni complesse derivanti dalla Pandemia di Coronavirus.

Per questo è opinione quasi comune tra i professionisti del settore che, il Governo, nei prossimi giorni si pronuncerà in merito ai tempi di attivazione dei vari bonus relativi alla casa e alle aree comuni del condominio, prolungando il periodo di qualche mese.

Precisiamo che si tratta solo di considerazioni fatte senza che vi sia stata alcuna comunicazione da parte del Governo, quindi non si può prendere come oro colato.

L’auspicio è che questo avvenga, anche per evitare di creare situazioni di tensione in una popolazione già abbastanza provata dalla situazione emergenziale in ambito sanitario. Insomma, come dire, al momento le priorità sono altre, e pensare alle ristrutturazioni non è certo priorità della gente in questo momento.

Conclusioni

Per concludere, possiamo dire quindi che un’assemblea condominiale può essere ancora tenuta in presenza, pur garantendo il distanziamento di almeno un metro tra i condomini presenti, tenuta della mascherina da parte di tutti (compreso l’amministratore) per tutta la durata della riunione condominiale.

L’ambiente in cui si svolge l’assemblea deve essere stato correttamente sanificato prima di accogliere i condomini, e presentare all’entrata il sanificante per le mani. Resta comunque il consiglio di fare se possibili le riunioni a distanza, in modo da evitare qualsiasi spostamento non necessario, come cita il DPCM del Governo.

Lo Studio Bassi Amministrazioni Condominiali è favorevole per le assemblee on Line per Tutelare la salute di tutti.