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Perché è obbligatorio l’impianto antincendio
Salvaguardare l’integrità di uno stabile è un aspetto di fondamentale importanza per la tutela del patrimonio immobiliare dei singoli condomini e per garantire a ciascuno di loro un’adeguata tranquillità.
Ecco perché ogni condominio deve rispettare determinate norme in materia di sicurezza, così come disposto dal legislatore.
Tra queste è stato previsto che ogni immobile dovesse adottare un impianto antincendio.
In tal modo, se da un lato si garantisce una maggior sicurezza agli inquilini, dall’altro si facilita la possibilità di intervento in caso di innesco e propagazione di un incendio.
Le principali norme sull’impianto antincendio
Una delle maggiori difficoltà nell’applicazione delle norme che regolano gli impianti antincendio nei condomini è però dovuta alla loro frammentarietà.
Infatti la normativa di riferimento risulta essere varia e sparsa in diversi decreti.
Così ad esempio il DPR 37 del 1998, riporta il Regolamento per la semplificazione dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi.
Mentre è possibile trovare disposizioni in materia di impianti antincendio relativamente ad autorimesse e box auto nei DD MM Interno del 1° febbraio 1986 e del22 novembre 2002, mentre le norme relative agli impianti termici sono riportate nei DD MM Interno del 12 aprile 1996 e del 28 aprile 2005.
Un aspetto di fondamentale importanza è legato poi all’altezza degli edifici.
In quanto, in base a quanto riportato dalla normativa, la sua applicazione riguarda solo edifici civili con altezza di almeno 12 metri. Tale valore va fatta calcolato tra la distanza dal piano terra all’apertura più alta.
Quali sono i compiti dell’amministratore in tema di prevenzione incendi
Fondamentalmente l’amministratore di condominio avrà il compito di provvedere all’esecuzione pratica di quanto imposto dalla legge.
In base a quanto stabilito dal D.M. 29 dicembre 2005, la normativa dettava i termini entro cui ogni stabile doveva provvedere ad adeguarsi (riconducibili a tre anni dalla data di entrata in vigore del D.M. stesso, ovvero il 31 maggio 2006).
Il certificato di prevenzione incendi condominio
In molti casi esiste poi la necessità da parte del condominio (e dunque da parte dell’amministratore) di effettuare la richiesta per l’ottenimento del CPI, ossia il Certificato di Prevenzione Incendi.
Tale richiesta va effettuata però solo nel caso in cui siano presenti, nelle aree comuni del condominio una o più attività descritte nei DM 16/02/1982 e DPR 37 del 1998.
Nello specifico è previsto l’obbligo del CPI nel caso in cui siano presenti: vani ascensori, vani montacarichi, autorimesse pubbliche o private, impianti centralizzati per la produzione di calore, ricovero natanti, ricovero aeromobili.
Va da sé, che tale richiesta andrà effettuata dalla maggior parte degli edifici.
Come ottenere il certificato di prevenzione incendi condominio
L’ottenimento di tale certificato è legato alla richiesta che deve essere inoltrata ai Vigili del Fuoco.
Questi ultimi, che provvederanno ad esaminare tutti i documenti inviati loro da parte del condominio. Ciò comprende, nello specifico, tutta la documentazione progettuale e informativa relativa agli impianti, attivi o passivi, installati nel condominio.
Allegata alla documentazione, va inviata anche la dichiarazione scritta delle ditte e dei professionisti che hanno provveduto ad eseguire i lavori e a fornire i materiali.
Una volta stabilità la validità dei documenti, segue poi un sopralluogo presso lo stabile in questione, al fine di verificare l’effettiva presenza degli impianti riportati nella documentazione stessa.
Ripartizione delle spese del tecnico
Infine, in relazione alla suddivisione delle spese da sostenere da parte dei condomini, di norma si farà riferimento a quanto riportato all’interno dell’Art. 1123 del Codice Civile.
Infatti, salvo non siano previste diverse disposizioni di differente ripartizione, i costi per l’adeguamento saranno suddivisi tra tutti i condomini sulla base della propria quota millesimale (relativamente alle parti strutturali dell’edificio).
Nel caso in cui si prevedano interventi, afferenti una determinata zona dell’immobile, ad esempio l’autorimessa, saranno tenuti a sostenere le spese solo i proprietari della stessa.
Quali misure di prevenzione antincendio sono presenti nel tuo condominio? Raccontacelo nei commenti.