Inquinamento domestico negli appartamenti

A causa della pandemia, molte persone sono costrette a passare molto più tempo in casa.

Ormai non è più solo un problema legato al lockdown, ma anche a questioni lavorative, come ad esempio la scelta di molte aziende di ritardare (o in alcuni casi di eliminare) il rientro negli uffici.

Trascorrere però così tanto tempo in casa, specie nei periodi invernali, in cui si tende a tenere chiusi balconi e finestre, può essere fonte di problemi.

In particolare, è importante in questi casi porre attenzione sulla questione dell’inquinamento domestico e su come migliorare la qualità dell’aria in ambienti chiusi.

Una problematica di grande rilievo in particolar modo nelle grandi città e per la quale è bene approfondire quali sono gli aspetti da tenere sotto controllo.

Gli studi sull’inquinamento domestico e le normative a riguardo

Quello dell’inquinamento domestico è un problema più che mai noto, non solo in Italia, ma nei diversi paesi del mondo.

Diversi sono stati, soprattutto nel periodo pandemico, ricerche che hanno sottolineato i possibili risvolti negativi sull’apparato respiratorio, l’eccessiva permanenza in ambienti chiusi (e poco salubri).

Da qui è partita anche la necessità da parte di diversi gruppi di lavoro, di stilare una lista di valori guida che permettesse di valutare nel modo più oggettivo possibile la qualità dell’aria all’interno degli ambienti confinati.

In Italia, tale lavoro viene portato avanti da Sima (Società italiana di medicina ambientale) che ha elaborato una proposta in questo senso, cercando di che individuare anche nel nostro Paese dei valori di riferimento per valutare la qualità dell’aria indoor, definendo dei limiti di esposizione cautelativi ai diversi inquinanti atmosferici.

Al momento i riferimenti normativi, fanno però riferimento agli ambienti di lavoro.

inquinamento domestico e casalinfo in città

Fattori di inquinamento domestico

I nemici della qualità dell’aria all’interno delle mura domestiche sono numerosi.

In primis, un fattore di notevole importanza in fatto di inquinamento indoor, è la polvere. Gli acari infatti sono dei noti allergeni, che possono annidarsi al suo interno contribuendo a ridurre la qualità dell’aria del nostro appartamento.

Si può poi pensare al fumo delle sigarette. I fumatori (o coloro che convivono con dei fumatori) sono esposti ad una costante fonte di inquinamento dell’aria. In questo caso l’unico rimedio possibile, è cercare di evitare di fumare negli ambienti interni.

Altro nemico dell’aria, comune a tutti gli ambienti domestici, è poi l’umidità. Infatti ambienti particolarmente umidi, laddove non è presente un buon isolamento termico, possono portare alla formazione di muffe.

Bisognerebbe poi porre attenzione al fumo generato dalla frittura dei cibi. In questo caso infatti, ci si troverà di fronte ai cosiddetti particolati fini, degli irritanti del sistema polmonare, al pari degli ossidi d’azoto emessi dalle stufe a gas.

Ulteriori fattori di inquinamento domestico, possono poi essere rappresentati dalle vernici (sia di mobili che di pareti), dalle sostanze presenti nei detersivi per la pulizia della casa o dai profumatori per l’ambiente. In tutti questi casi possono infatti essere rilasciati nell’aria benzene e formaldeide, elementi potenzialmente cancerogeni.

Prevenzione dell’inquinamento degli spazi interni

In base a tutta la lista vista precedentemente, è opportuno dunque prendere le dovute precauzioni per cercare di migliorare la qualità dell’aria all’interno della propria casa.

E’ opportuno infatti cercare di areare gli ambienti domestici, almeno un paio di volte al giorno per periodi di almeno cinque minuti e ovviamente evitare accumuli di polvere su pavimenti e mobili.

Per quanto concerne la cucina, è buona norma utilizzare l’aspiratore a ventola e aprire le finestre, per far si che i particolati fini possano essere eliminati.

Mentre il modo migliore per evitare la formazione di muffe, sarebbe la coibentazione delle mura, con la realizzazione di un cappotto termico. Ma anche l’installazione di pareti verdi o l’installazione di aspiratori a soffitto, possono essere dei validi accorgimenti.

inquinamento domestico in città

Uso dei purificatori d’aria

In città particolarmente afflitte da traffico e smog, a volte è meglio evitare di aprire per troppo tempo finestre e balconi.

In questi casi una valida alternativa potrebbe essere costituita dall’uso dei purificatori d’aria.

Questi ultimi sono apparecchi di ridotte dimensioni, simili a condizionatori d’aria portatili, e presentano dei particolari filtri in grado di catturare le impurità dell’aria presenti nell’ambiente.

Secondo diversi studi sembrano piuttosto efficaci per polveri, muffe e pollini, mentre più dubbi ci sono sui cosiddetti composti organici volatili (come il fumo di sigaretta o la formaldeide).

In ogni caso il loro utilizzo può costituire un valido aiuto per chi soffre di asma o altre insufficienze respiratorie e vive in aree in cui il tasso di inquinamento atmosferico è particolarmente elevato.

Eri già a conoscenza della problematica dell’inquinamento domestico? Come cerchi di prevenirlo nel tuo appartamento? Raccontacelo nei commenti.