Di impianti fotovoltaici oramai se ne vedono tanti in città, soprattutto sui tetti di case indipendenti e villette. Meno frequentemente, invece, accade di vedere i pannelli sui tetti degli edifici condominiali. Questo perché fino a poco tempo fa si era in presenza di un vuoto normativo vero e proprio e sebbene dal 2013 si stata regolamentata la questione dell’installazione degli impianti da fonti rinnovabili condominiali, richiede comunque un’attenta valutazione e chiaramente, l’approvazione dell’assemblea condominiale.

Installare i pannelli fotovoltaici in condominio non vuol dire per forza mettere l’impianto in condivisione (pagato da tutti i condomini). In alcuni casi, infatti, anche una singola famiglia può realizzare il proprio impianto utilizzando uno spazio condiviso. Inoltre, anche un’azienda esterna può farsi carico delle spese di realizzazione dell’impianto fotovoltaico in cambio della vendita diretta dell’energia ai condomini.

Nell’ipotesi del fotovoltaico condominiale condiviso, com’è ovvio che sia, i costi e i benefici sono ripartiti tra le singole famiglie. Uno degli aspetti positivi è che si tratta di un investimento detraibile al 50% e come qualsiasi altra ristrutturazione condominiale, la detrazione (avviene in 10 anni) viene suddivisa in quote millesimali. Installare i pannelli fotovoltaici in condominio si traduce senz’altro in un vantaggio per tutti i condomini e anche se un impianto non sarà mai in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico dell’edificio e di chi ci vive è comunque in grado di ammortizzare le spese fisse condominiali (luci scale, ascensore, luci esterne, ecc.).

Secondo la riforma del condominio in materia di impianti da fonti rinnovabili per l’approvazione dell’installazione dei pannelli fotovoltaici è sufficiente il voto positivo di almeno la metà degli intervenuti all’assemblea, che rappresentino insieme almeno la metà del valore dell’edificio. Anche un solo condomino può fare richiesta all’amministratore di condominio a Milano, presentando la documentazione dei lavori previsti. Sarà compito dell’amministratore poi convocare l’assemblea condominiale entro 30 giorni dalla richiesta.

La riforma, come già detto, inoltre, sancisce anche la possibilità di utilizzare spazi comuni condominiali per installare il fotovoltaico ad uso di una singola famiglia. In questo caso chi installa non è soggetto ad autorizzazione comunale, tuttavia se occorre modificare delle parti comuni dell’edificio per l’installazione, ha comunque bisogno del benestare dell’assemblea condominiale.