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La sospensione di molte attività a causa della quarantena prescritta per prevenire la diffusione del Coronavirus ha messo in crisi moltissime famiglie, soprattutto quelle che si trovavano già a far fatica ad arrivare a fine mese.Per questo motivo, all’interno dei decreti che sono stati emessi nelle ultime settimane si prescrive la possibilità di determinare una interruzione delle rate per il Covid.
Capire come fare per ottenere questa sospensione, e in che cosa potrà consistere, sarà importante per tutti, soprattutto per chi conti su questa manovra per avere un po’ di respiro a livello economico.
Interruzione rate per il Covid, che cosa comprende
In particolare, già a partire dal 30 marzo è stato possibile inviare le domande di sospensione delle rate del proprio mutuo a causa della riduzione delle attività determinata dalla quarantena.In particolare, la sospensione riguarda le rate del mutuo previste per l’abitazione principale, ed è stata prevista dal così detto Decreto Cura Italia.
Le sospensione riguarda i lavoratori dipendenti, i parasubordinati e anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. La nuova estensione, quindi, consente anche ai lavoratori che non abbiano un contratto di lavoro dipendente di ottenere una sospensione delle rate del mutuo.
I casi nei quali si potrà ottenere la sospensione delle rate
In particolare, possono chiedere il congelamento delle rate del mutuo, per un massimo di 18 mesi, tutti coloro che siano intestatari di un contratto di mutuo.Questi dovranno avere subito una riduzione del proprio orario di lavoro per almeno 30 giorni e con almeno una riduzione pari al 20%, oppure una sospensione completa dal lavoro per almeno 30 giorni.Oltre ai criteri indicati, sarà necessario rispettare alcune altre disposizioni:
- Il contratto dovrà essere stato stipulato da più di nove mesi rispetto alla data nella quale si effettui la richiesta
- La sospensione, oppure la riduzione dell’orario, dovranno essere avvenuti nei tre anni che abbiano preceduto la richiesta
- Il capitale residuo da pagare non potrà essere superiore ai 250 mila euro
- Il mutuo dovrà essere stato acceso per acquistare l’abitazione principale, e mai per un immobile di lusso
- Non si prevedono, per i prossimi nove mesi, richieste relative all’Isee del soggetto intestatario del mutuo
- Per i prossimi nove mesi la misura sarà applicabile anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che abbiano dichiarato, con una semplice autocertificazione, di aver subito, a partire dal 21 febbraio, per tre mesi, o almeno fino al momento della presentazione della domanda, una riduzione del fatturato medio giornaliero superiore al 33% rispetto a quello dell’ultimo trimestre del 2019
Come effettuare la richiesta di sospensione
Com’è già stato indicato, la richiesta di sospensione potrà essere già presentata, e si dovrà compilare il modulo che si trova, ad esempio, sul sito Consap. Successivamente, il richiedente la sospensione dovrà rivolgersi direttamente alla propria banca, ricordandosi che, con l’emergenza sanitaria, le banche stanno ricevendo solamente su appuntamento.
Oltre al modulo, ovviamente, bisognerà consegnare alla propria banca la documentazione che attesti il fatto di essere titolari dei requisiti previsti dalle normative.
Sarà la stessa banca ad occuparsi di inviare la modulistica alla Consap. Questa si occuperà di effettuare le verifiche del caso e di inviare una risposta entro 15 giorni rispetto al ricevimento della documentazione stessa. Nel caso in cui ci sia esito positivo rispetto alla richiesta, la sospensione avverrà nei 30 giorni lavorativi successivi, i quali potranno diventare 45 nel caso in cui si tratti di un mutuo cartolarizzato.
Un altro aiuto che viene previsto riguarda gli interessi di mora, che verranno comunque sospesi nel caso in cui il titolare del mutuo abbia fatto richiesta di sospensione.
La sospensione, infine, non potrà essere richiesta nel caso in cui ci sia un ritardo pregresso da parte del richiedente, ed in particolare nel caso in cui vi sia un ritardo superiore ai 90 giorni consecutivi nel pagamento delle rate.
Lo stesso accade per chi abbia acceso un finanziamento per il quale abbia già ottenuto delle agevolazioni pubbliche, così come per chi abbia ottenuto i benefici del Fondo di garanzia per la prima casa.
Per quanto tempo si può ottenere la sospensione
Un altro dettaglio che andrà definito riguarda il tempo durante il quale, e per il quale, si potrà ottenere la sospensione delle rate.
In particolare, si applicano le seguenti tempistiche:
- Un massimo di sei mesi per la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo che sia compreso tra i 30 e 150 giorni consecutivi
- Un massimo di dodici mesi per la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo che sia compreso tra i 151 e i 302 giorni consecutivi
- Un massimo di diciotto mesi per la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro che sia avvenuta per un periodo superiore ai 302 giorni consecutivi
Un elemento interessante riguarda la possibilità, da parte del titolare del mutuo, di effettuare più richieste, arrivando, infine, al massimo di 18 mesi nel caso in cui la sua situazione non si sia stabilizzata.
Un’altra caratteristica importante riguarda gli interessi che si dovrebbero pagare sul mutuo.
Infatti, a carico del titolare del mutuo rimane, per le rate che siano state sospese, la quota capitale e metà della quota degli interessi dovuti.
Il Fondo, infatti, verrà utilizzato per pagare l’altro 50% della quota degli interessi per le rate sospese, in quanto sono stati stanziati 400 milioni di euro.
Questo tipo di agevolazione è stata prevista anche per tutte le sospensioni che siano state concesse anche prima del 17 marzo, nel caso in cui il Fondo non si sia già occupato di intervenire.
Interruzioni rate per Covid, cosa accade ai prestiti
Oltre ai mutuo, ci si può ritrovare in difficoltà anche per i prestiti.
Purtroppo, per i prestiti che riguardino, ad esempio, l’acquisto della seconda casa, oppure per i finanziamenti personali non si applicano questi tipi di regole.
Si sono già attivate azioni che siano volte ad aiutare chi abbia questo tipo di problema, e non si esclude, quindi, la possibilità di vedere soddisfatte anche le richieste di chi abbia tali difficoltà che non riguardino il solo mutuo.