Un tasto spesso “dolente” per moltissimi condomini è costituito dalle spese, ed in particolare dal consuntivo che si presenta ogni anno.

All’esame del documento spesso seguono proteste e richieste di chiarimenti legate soprattutto al fatto di non comprendere le variazioni nelle spese, variazioni che in alcuni casi possono essere anche rilevanti, ma che in molte situazioni non dipendono affatto da chi si occupi di presentare il consuntivo stesso.

Una voce che tanti condomini vanno a contrastare è costituita dal compenso dovuto all’amministratore di condominio Milano.

Un compenso che è necessario, visto che l’amministratore si occupa di svolgere moltissime funzioni differenti e, in tante situazioni, riesce a sbrogliare problemi anche particolarmente complessi.

Bisogna, però, fare chiarezza su questo aspetto anche per scongiurare quelle che sono spesso pratiche non particolarmente lungimiranti, messe in atto da parte dei condomini.

L’incidenza del compenso dell’amministratore

A livello generale, l’incidenza del compenso dell’amministratore sul consuntivo è davvero irrisoria, vista la sua suddivisione all’interno di un ambiente così ampio come quello condominiale.

L’amministratore, infatti, non viene pagato solamente da uno dei condomini, e alla fine dell’anno la voce riferita al compenso sarà quella meno incidente rispetto al totale delle spese che ciascuna famiglia dovrà affrontare.

Questo chiarimento è necessario, anche allo scopo di evitare quelle che sono scelte avventate, e fatte senza criterio, dei condomini.

Una pratica diffusa, ad esempio, nel momento in cui sia necessario individuare un nuovo amministratore di condominio è quella di scegliere la persona che “costi” di meno.

Tuttavia, prendere come elemento fondamentale il costo è assolutamente sbagliato.

In primo luogo, perché è sempre necessario ricordare come un servizio debba essere pagato. Certo, non si dovranno chiedere cifre esorbitanti, ma il lavoro svolto da un professionista avrà il suo costo.

Pensare, quindi, che una persona possa lavorare bene per poche migliaia di euro l’anno, in totale, è davvero sbagliato.

Voi lo fareste? Vi mettereste in gioco per uno stipendio limitatissimo? Probabilmente no!

Bisogna anche considerare il ruolo dell’amministratore di condominio.

Diversamente rispetto ad altri lavori, un amministratore non si occupa solamente di fare da intermediario, oppure di convocare le assemblee condominiali.

Sarà, invece, un soggetto incaricato di svolgere tutta una serie di funzioni importanti, e molto spesso di gestire patrimoni che possono essere anche elevati.

La sua funzione, quindi, comporta certamente dei rischi: il rischio della gestione di denaro e di valori importanti per i condomini.

Pensare di poter pagare pochissimo una persona con questo tipo di responsabilità non è corretto.

La scelta dell’amministratore, quindi, dovrà mettere bene in comunicazione sia l’aspetto della gestione del denaro del condominio, sia la professionalità.

Questo vuol dire anche diffidare da chi vi proponga un prezzo “stracciato” perché potrebbe non essere poi così in grado di assicurarvi un risultato, né la corretta gestione condominiale e patrimoniale.

Allo stesso modo, nel momento in cui si presenti il consuntivo, si potranno vedere le altre voci di spesa, quelle effettivamente in grado di andare a toccare negativamente il bilancio familiare.

Una domanda che si potrà porre al proprio amministratore, quindi, riguarderà non tanto il suo stipendio, ma la possibilità, ad esempio, di trovare un fornitore di servizi che faccia un prezzo maggiormente concorrenziale.

Ovviamente, anche sotto questo aspetto sarà necessario considerare alcuni elementi fondamentali.

Non si potrà pretendere che un’impresa, ad esempio quella che si occuperà delle pulizie, faccia un ottimo lavoro pur venendo pagata pochissimo.

Sarà, quindi, essenziale anche nei confronti dei fornitori avere un certo realismo, ed un trattamento che sia corretto dal punto di vista economico.

Il compenso dell’amministratore e la trasparenza

Un altro modo attraverso il quale gli amministratori non particolarmente onesti riescono ad essere nominati, è costituito dalla mancanza di trasparenza.

Per la legge, infatti, l’amministratore dovrebbe dichiarare in anticipo quanto percepirà e dovrebbe anche indicare le diverse voci di spesa.

In generale, l’amministratore dovrebbe essere pagato per l’attività svolta: per le intermediazioni, i sopralluoghi, le convocazioni e molto altro.

Tuttavia, in tanti casi, allo scopo di essere nominati, alcuni amministratori possono mentire, per poi aggiungere, alla fine dell’anno, spese costituite da voci “misteriose” e che, in realtà, riguardano proprio la sua attività.

Per questo motivo, quindi, non bisognerà basare la propria scelta relativa all’amministratore solo sul prezzo che verrà proposto.

Si dovrà, invece, valutare il soggetto sulla base di tanti fattori: dalla professionalità, alla storia dedicata alle gestioni condominiali pregresse, e così via.

Alla fine dell’anno il condominio, quindi, potrà essere premiato: l’amministratore, infatti, non cercherà di ottenere maggior denaro in modo truffaldino, ma, invece, otterrà solamente ciò che gli spetterà sulla base dei compiti effettivamente svolti.

Cos’è compreso nell’onorario dell’amministratore di condominio?

Per chiarire ulteriormente quanto sia importante la figura dell’amministratore, sarà possibile valutare quelle che sono le spese effettivamente comprese nell’onorario indicato.

L’onorario andrà a coprire tutta una serie di voci, che comprenderanno i compiti essenziali di un amministratore.

Esempi sono costituiti dalla gestione ordinaria, dal sollecito dei pagamenti nei confronti dei condomini morosi, dalla convocazione delle assemblee e anche dalle attività amministrative.

Sì, perché nell’onorario si comprendono anche compiti come la tenuta dei registri che sono messi a disposizione dei condomini, e l’adempimento agli obblighi fiscali.

Oltre all’attività direttamente svolta dal singolo, all’interno dell’onorario complessivo saranno compresi costi particolari, come quelli che l’amministratore dovrà affrontare per avvalersi dell’aiuto di dipendenti (il classico caso è quello della segretaria di studio) e dell’uso di mezzi tecnologici.

Tutte queste voci dovranno essere chiarite in anticipo, in modo che il condominio abbia la possibilità di fare quella che si potrebbe definire come una “scelta informata”.

Ecco che, così, la suddivisione delle spese sarà equa e i condomini non avranno il timore di aver pagato troppo l’amministratore.

In conclusione

Il consuntivo delle spese è sempre qualcosa di temuto da parte dei condomini, che vorrebbero non dover affrontare le scadenze legate ai pagamenti.

Tuttavia, bisogna ricordare come l’onorario pagato all’amministratore di condominio sia solo una piccolissima parte di tale consuntivo.

Proprio collaborando in modo attivo con l’amministrazione, e non sollevando inutili polemiche, sarà invece possibile ottenere servizi alternativi, e sempre di alta qualità, ad un prezzo più conveniente.

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