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Ladri in appartamento, atti vandalici e condomini dispettosi fanno parte delle tue paure quotidiane. Gli amministratori di condominio a Milano lo sanno bene e ti consiglierebbero di difenderti nel migliore dei modi. Come? Installando telecamere di video sorveglianza in condominio.
Il nuovo articolo del Codice Civile (1122-ter) introdotto grazie alla riforma del condominio (legge 220/2012) si è occupato per la prima volta di video sorveglianza e privacy, regolamentando tutti i procedimenti.
Finalmente è stato colmato un vuoto legale. Prima dell’approvazione di questa legge, i casi erano valutati di volta in volta e la giurisprudenza non disponeva di precisi riferimenti. In poche parole, era il caos a regnare.
Ecco tutte le informazioni di cui hai bisogno tutelarti a norma di legge.
Chi può installare videocamere di sorveglianza: aree comuni
Il tuo amministratore a Milano ha appena decretato la fine dell’ennesima riunione di condominio. La decisione presa è importante: sarà installato un sistema di video sorveglianza.
Ora è possibile sistemare telecamere in condominio: ad esempio nell’area comune del parcheggio o dell’ascensore.
È fondamentale che la decisione veda d’accordo la maggioranza dei condomini: insieme devono rappresentare più della metà degli intervenuti e almeno la metà dei millesimi. L’amministratore a Milano sa che la normativa in vigore prevede che si rispettino determinati requisiti, per procedere è necessario garantire la privacy delle persone.
È obbligatorio:
- Segnalare la presenza di telecamere di video sorveglianza in condominio con appositi cartelli.
- Sugli stessi cartelli deve essere indicato se le videocamere sono collegate alle forze dell’ordine.
- Salvo casi specifici i video possono essere conservati per un massimo di 24 o 48 ore.
- Non sarà possibile piazzare le videocamere in modo da violare la privacy dei singoli condomini o aree extra condominiali.
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Installare videocamere di sorveglianza in condominio in aree private
È possibile anche proteggere la proprietà privata. Il garante della privacy in questo caso è stato più morbido: la videocamera deve inquadrare solo porzioni di proprietà del condomino. Chiari esempi sono la porta d’ingresso e il posto auto. Non devono in alcun modo essere riprese aree comuni.
Per questi motivi il condomino è dispensato dal dover segnalare la presenza di videocamere, non viene quindi applicato il Codice della privacy. Altro punto fondamentale, i filmati non devono in alcun modo essere diffuse a terzi.
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Mancato rispetto delle norme: le conseguenze legali
L’amministratore a Milano ti metterà anche in guardia sulle possibili conseguenze legali in caso di mancato rispetto delle regole.
Si va dall’impossibilità di utilizzare i dati trattati fino a provvedimenti di blocco delle riprese.
L’uso improprio delle telecamere di video sorveglianza può portare a estreme conseguenze: possono essere penali e comportare anche il risarcimento delle persone danneggiate.
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Telecamere di video sorveglianza in condominio: la tua opinione
Con l’approvazione del nuovo articolo del Codice Civile (1122-ter) si è fatta chiarezza su cosa si può e non può fare. Ora lascio a te la parola. Qual è la tua esperienza in merito? Hai bisogno di un amministratore di condominio a Milano? Richiedimi un preventivo.