Il riscaldamento nella nuova stagione invernale

Dopo un periodo caldo molto più lungo del previsto, le temperature stanno iniziando pian piano ad abbassarsi, arrivando verso la prevista media stagionale.

E con l’avvicinarsi della nuova stagione invernale, ci si inizia anche a chiedere quando sarà prevista l’accensione del riscaldamento per il 2023.

Ovviamente, come per gli anni passati, anche per l’anno corrente le date di accensione per i sistemi centralizzati cambiano a seconda delle aree d’Italia e della zona climatica di cui fanno parte.

All’interno del regolamento che stabilisce quando si possono accendere i riscaldamenti, infatti, vengono previste le modalità e i periodi diversi a seconda delle province di appartenenza.

Le conseguenze dell’emergenza energetica del 2022

A seguito della crisi della guerra in Ucraina dello scorso anno, che ha portato all’emergenza energetica, il decreto emanato dall’allora Ministro Cingolani aveva definito per legge all’abbassamento di un grado la temperatura in casa (da 20 a 19 gradi).

Inoltre, lo stesso decreto aveva anche previsto il ritardo delle date di accensione dei termosifoni. In tal modo si è arrivati all’accorciamento del periodo di esercizio e delle ore giornaliere di funzionamento (1 ora in meno al giorno).

Allo stesso modo, anche quest’anno, è stata prevista una normativa di riferimento con le date e i limiti di temperatura indicati all’interno del regolamento.

riscaldamento 2023 accensione

 

Le zone climatiche del riscaldamento

Come lo scorso anno, anche per il 2023 l’accensione del riscaldamento seguirà un calendario definito provincia per provincia secondo criteri diversi in base all’area geografica di riferimento.

Le varie province vengono suddivise in diverse zone climatiche classificate dalla lettera A alla lettera F.

In primis, le aree geografiche rientranti nella zona A, saranno quelle il cui clima permette un maggior ritardo nell’accensione degli impianti di riscaldamento. Per cui il periodo di accensione previsto va dal 1° dicembre al 15 marzo, con un limite 6 ore al giorno.

Andando avanti poi, le zone successive saranno quelle in cui le temperature medie stagionali sono solitamente più basse, per cui si prevede un intervallo di tempo maggiore sia il periodo di accensione e sia per il numero di ore giornaliere di attività degli impianti di riscaldamento.

Per comodità, riportiamo in tabella tutte le zone climatiche individuate, i vari periodi di accensione previsti e i limiti di accensione giornalieri.

Come si può vedere, in ultimo ci sono le aree geografiche appartenenti alla zona climatica F, quella alpina e delle province di Belluno e di Trento, in cui non sono previste non ci sono limitazioni orarie o stagionali.

Accensione del riscaldamento 2023 a Milano

Nonostante la definizione delle fasce di riferimento, i Sindaci delle diverse città hanno comunque il potere di definire delle variazioni sui periodi di accensione ed utilizzo del riscaldamento per la stagione invernale 2023/24.

Un esempio in tal senso è rappresentato dal Comune di Milano. La città meneghina infatti, rientrerebbe all’interno della fascia E, che prevede l’accensione dal 15 ottobre al 15 aprile per 14 ore al giorno.

In questo caso però, a causa delle temperature attuali al di sopra della media, è stata firmata un’ordinanza con cui sono state modificate le date di inizio e fine del periodo di accensione.

Pertanto a Milano quindi sarà possibile accendere il riscaldamento da domenica 22 ottobre 2023 fino all’8 aprile 2024.

temperature per il riscaldamento casalingo e costi

Consigli per risparmiare sul riscaldamento casalingo

Nonostante quest’anno non si preveda una particolare criticità dei costi energetici, sarebbe comunque buona norma cercare di tenere sotto controllo le spese.

Per fare ciò esistono alcuni comportamenti virtuosi che è possibile mettere in pratica.

In primis, per poter risparmiare sul riscaldamento di casa è opportuna una corretta manutenzione degli impianti, occupandosi di controllare i termosifoni prima di accenderli.

Allo stesso modo è consigliabile far controllare la caldaia, al fine di verificarne l’efficienza.

Ancora è possibile riuscire ad ottimizzare le prestazioni degli impianti attraverso un corretto uso del termostato.

Ed infine, riuscire a garantire un corretto isolamento termico, ad esempio attraverso l’utilizzo di infissi di qualità permetterà di ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldare il proprio appartamento.

In quale zona climatica rientra il tuo condominio? Hai già iniziato ad adottare degli accorgimenti per ridurre le spese della bolletta? Raccontacelo nei commenti.