L’importanza del risparmio energetico in inverno

Ritorniamo nuovamente sulla questione dell’uso del riscaldamento e dei termosifoni all’interno degli appartamenti condominiali.

Il perdurare della crisi russo-ucraina, rischia come visto di avere ripercussioni di non poco conto sul costo delle bollette.

Vero è che gli accordi del vertice Ue su price cap e acquisti comuni di gas, potrebbero mitigare tale problematica. Ma è probabile che gli effetti benefici non saranno immediati.

Ecco perché risulta molto importante per una famiglia media, riuscire a tenere sotto controllo i consumi, in modo da poter così limitare la spesa in bolletta.

Quanto costa in media accendere i termosifoni?

Per quanto il costo del gas possa salire, va detto che non tutti i consumi sono di pari livello dal punto di vista energivoro.

Infatti, prepararsi un piatto di pasta o piuttosto farsi una doccia calda di pochi minuti, di sicuro non avrà lo stesso impatto sulla bolletta che può avere l’accensione dell’impianto di riscaldamento.

E’ comunque abbastanza impensabile ipotizzare di non accendere affatto i termosifoni nel periodo invernale, specie per quelle zone particolare afflitte da temperature particolarmente basse, solo per poter risparmiare.

Ecco perché è bene tenersi informati sui prezzi e i costi del riscaldamento.

In particolare, attualmente il costo medio per alimentare una caldaia a gas è di 0,6 euro all’ora.

Considerando di tenere accesa l’impianto per circa 8 ore al giorno, riscaldare un appartamento di circa 100 mq, comporterà una spesa che può tranquillamente sforare i 100 euro al mese.

Questo pone ancora più in evidenza l’importanza di riuscire a calibrare bene il consumo.

riscaldamento caldaie

Ottimizzare l’uso dei termosifoni per un risparmio energetico

Se dunque è inevitabile l’accensione dell’impianto di riscaldamento, e dobbiamo almeno momentaneamente rassegnarci ai maggiori costi del gas, ecco allora che è fondamentale ottimizzarne l’utilizzo.

Per fare ciò, è opportuno innanzitutto effettuare un check-up della caldaia.

Una corretta manutenzione infatti, permette di avere un impianto più efficiente, riducendo al minimo eventuali dispersioni e malfunzionamenti.

In particolare sarà opportuno accertarsi del corretto funzionamento dei sensori, e controllare l’eventuale presenza di incrostazioni di calcare. Queste ultime sono tra le principali responsabili di possibili problemi all’erogazione idrica dell’impianto.

Effettuare un corretto check-up, oltre che permettere di consumare ed inquinare meno, è poi necessario per evitare di ricorrere in eventuali sanzioni previste dal DPR 74/2013.

Ulteriori accorgimenti per il risparmio energetico

Dopo essersi accertati che la caldaia può funzionare nel miglior modo possibile, può essere opportuno tenere in mente alcuni piccoli accorgimenti virtuosi che ottimizzino l’uso dell’impianto.

E’ buona regola evitare di posizionare ostacoli sopra o davanti ai termosifoni. La presenza di oggetti posti a copertura di questi ultimi ostacola la diffusione del calore all’interno della stanza (e dunque della casa).

Altro suggerimento è poi quello di installare, se possibile, le valvole termostatiche o i pannelli riflettenti, dispositivi molto utili per favorire il risparmio di energia.

Le valvole permettono di regolare il flusso di acqua calda e impedendo che venga superata la temperatura impostata dalla centralina.

Mentre i pannelli sono dispositivi da inserire tra il muro e il termosifone, per diminuire le dispersioni e migliorare l’isolamento termico.

termosifone risparmio energetico

Ore di accensione per l’ottimizzazione energetica

Nell’articolo sulle disposizioni emanate dal Decreto numero 383 del 6 ottobre 2022, abbiamo visto quante sono le ore di massima accensione del riscaldamento nelle diverse zone del Paese.

Ma in un’ottica di risparmio energetico quale potrebbe essere il numero di ore ottimale per riscaldare il proprio appartamento e limitando i consumi?

In realtà a questa domanda è difficile dare una risposta univoca. Se infatti, il D.P.R 412/93 prescriveva un orario minimo di 8 ore fino ad un massimo di 14 ore giornaliere a seconda delle aree di riferimento in realtà molto varia anche in base alla capacità di isolamento termico delle singole case.

Avere pareti e infissi in grado di isolare bene interno ed esterno, consentirebbe infatti di poter accendere il riscaldamento anche per 4-5 ore.

Il tempo necessario di riscaldare gli ambienti, che grazie all’isolamento saranno in grado di conservare il calore anche durante la notte.

Cosa ne pensi di questi accorgimenti per limitare il consumo energetico? Scrivicelo nei commenti.