E’ possibile stipulare un contratto di comodato d’uso per l’utilizzo esclusivo delle parti comuni di un condominio?

Come visto in ogni condominio oltre i singoli appartamenti, sono presenti diverse parti il cui utilizzo viene condiviso tra i vari inquilini, come ad esempio le scale o l’ascensore.

Ma è possibile che una parte solitamente utilizzata da più condomini possa diventare temporaneamente di uso esclusivo di un singolo?

Generalmente in un condominio è sicuramente più comune che un bene venga dato in locazione, da parte dell’amministratore ad uno (o più condomini) al fine di migliorare il godimento delle cose comuni anche attraverso l’accrescimento dell’utilità del bene mediante la sua utilizzazione indiretta (locazione, affitto).

Ma possono esservi determinati casi in cui anche far ricorso al contratto di comodato d’uso può risultare vantaggioso per tutti i condomini. Non solo per il comodatario.

parti comuni di un condominio e contratto di comodato d'uso

Cos’è il comodato d’uso

In base alla definizione contenuta nell’articolo 1803 del codice civile, “Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”.

La differenza sostanziale che lo caratterizza da un comune contratto di locazione è la sua gratuità.

Tale tipologia di accordo tra le parti, non necessita della forma scritta, ma al pari del contratto di locazione è soggetto alla registrazione in termine fisso.

Quanto può durare un contratto di comodato d’uso

In relazione alla lunghezza della validità del contratto esistono due diverse possibilità.

Nel primo caso, l’accordo prevede una durata prestabilita al cui termine il bene dovrà essere riconsegnato.

Nel secondo caso, invece, l’accordo non prevede alcuna durata predefinita. Per cui se il termine non risulta desumibile dall’uso a cui la cosa doveva essere destinata, il comodatario sarà tenuto a restituirla non appena il comodante la richiede (così come previsto dall’articolo 1810 c.c.).

Registrazione del contratto di comodato

Secondo quanto stabilito dal d.p.r. n. 131/86, il contratto di comodato di immobili è soggetto a registrazione a termine fisso.

In particolare, tale registrazione andrà effettuata entro il termine di venti giorni che inizieranno a decorrere dal momento della sottoscrizione del contratto, ed è previsto il pagamento di un’imposta di importo pari a 200,00 euro.

E’ utile specificare che comodante e comodatario saranno coobligati in solido a tale pagamento di tale imposta.

Uso delle parti comuni contratto di comodato d'uso

Competenza sulla concessione del comodato

Se volessimo fare riferimento al contratto di locazione (che consente un miglior godimento del bene attraverso una rendita), tale tipologia di accordo rientrerebbe tra le attività di ordinaria amministrazione, per cui “ove l’Amministratore del condominio abbia locato il bene condominiale anche in assenza di un preventivo mandato che lo obbligasse a tanto, deve ritenersi valida la modifica del suddetto contratto di locazione disposto dall’assemblea dei condomini con deliberazione adottata a maggioranza semplice”.

Nel caso invece del comodato d’uso, non risulterebbe un vantaggio economico.

E’ però vero che anche con questo tipo di contratto potrebbe esserci un miglior godimento del bene, stavolta non legato ad una rendita, ma ad esempio una maggior cura nella gestione del bene che altrimenti rischierebbe di essere trascurato.

Dunque, anche in questo caso la concessione può sia essere deliberata direttamente dall’assemblea, sia essere definita in prima battuta dall’amministratore e successivamente ratificata dall’assemblea stessa, sempre con maggioranza semplice.

Sostenimento delle spese per il bene in comodato d’uso

Una volta registrato il contratto, chi si dovrà occupare delle spese per il mantenimento del bene dato in comodato.

La risposta in tal caso appare abbastanza scontata.

Infatti, qualunque sia la durata prevista dal contratto e chiunque sia il comodatario, sarà sempre quest’ultimo a dover sostenere per intero le spese necessarie affinché il bene in questione non perda di valore.

Il tuo condominio ha mai concesso un bene in comodato d’uso ad un condomino? Raccontaci la tua esperienza nei commenti.