E’ possibile installare una tettoia in un condominio?

La realizzazione di opere che possono in qualche modo alterare i beni di proprietà condominiale, sono spesso terreno di scontro tra i diversi abitanti di uno stabile.

In tal senso, la possibilità di realizzare una tettoia in un condominio, non fa di solito eccezione.

La questione infatti non ha una domanda così netta e scontata come potrebbe sembrare.

Ma è anche vero che, come in quasi la totalità dei casi, basterebbe poco per evitare possibili conflitti.

E’ necessario però avere una puntuale conoscenza delle norme, per poter dirimere in modo pacifico controversie e discussioni che poi possono sfociare in inutili contenziosi legali, andando inutilmente ad ingolfare i tribunali.

Quando è possibile installare una tettoia

La base normativa da cui partire per capire se il proprietario di un immobile ubicato all’interno di un condominio possa realizzare una tettoia, in un’area di sua esclusiva proprietà bisogna guardare all’articolo 1121 del codice civile.

Quest’ultimo infatti afferma che pur se all’interno di un’unità immobiliare di sua proprietà, il condomino non può realizzare opere che rechino danno alle parti comuni o che comunque possano causare pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio.

Continuando, la stessa norma, specifica inoltre che il condomino in questione debba preventivamente avvisare l’amministratore, relativamente ai lavori che intende realizzare. Lo stesso amministratore provvederà poi a riferire il tutto all’assemblea condominiale.

Costruire una tettoia sui condomini

Richiedere una delibera condominiale

Come detto quindi, vi sarà la necessità da parte del proprietario dell’immobile di ottenere una delibera da parte degli altri inquilini, affinchè possa realizzare la propria struttura senza il problema di incorrere in qualche contenzioso legale.

A tal punto si pone il problema di come poter convincere l’assemblea, per far si che tale delibera venga approvata.

Una possibilità potrebbe essere quella di richiedere alla ditta che andrà a realizzare la struttura, di definire un progetto che possa essere presentato sia all’amministratore, sia agli altri condomini durante l’assemblea.

Le due possibili casistiche di un progetto di tettoia

Come abbiamo visto, l’aspetto principale da rispettare per poter realizzare una tettoia è quello di evitare che questa possa arrecare danno a qualche bene di proprietà condominiale oppure possa danneggiare la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio in condominio.

Per cui l’obiettivo principale della presentazione del progetto dovrà proprio essere quella di mostrare come il manufatto, risulti essere sicuro per l’edificio e la sua stabilità.

Solo dimostrando infatti che la tettoia non possa provocare danni ai beni comuni né pregiudizio sicurezza o al decoro, l’assemblea non avrà modo impedire la sua realizzazione.

Tettoia decorativa

Richiesta autorizzazione al comune

Oltre che aspettare un’approvazione da parte dell’assemblea condominiale, il soggetto in questione dovrà anche tener conto dell’eventuale necessità di dover richiedere l’autorizzazione all’ufficio tecnico comunale competente.

Infatti, in base alla sentenza numero 694/17 emanata dal Consiglio di Stato, il proprietario di un appartamento che realizza, una tettoia in legno e tegole, sul proprio terrazzo, senza prima chiedere il permesso di costruire al Comune, sta compiendo un abuso edilizio.

Differenti tipologie di tettoie

A fronte di quella che sembrerebbe essere la regola da seguire, è pur vero che è possibile distinguere due differenti tipologie di tettoie.

Da un lato, vi sono quelle strutture che data la dimensione ridotta, vengono realizzate prevalentemente per motivi estetici.

In tali casi la tettoia, rappresenta un’opera di modesta entità e accessoria rispetto all’immobile.

Laddove invece, la costruzione preveda la creazione di un’area vivibile, sarà invece necessario il permesso di costruire.

La realizzazione infatti di un nuovo volume, comporta l’obbligo del rilascio di una concessione edilizia, salvo ovviamente una diversa normativa regionale o comunale.

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