2024 e Superbonus

Dalla sua approvazione, nel luglio 2020, il Superbonus è sempre stato un incentivo fiscale al centro di numerosi dibattiti politici e non.

La detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico ha infatti fin dall’inizio causato parecchi dubbi sulla sostenibilità economica per lo Stato.

I diversi esecutivi che si sono succeduti in questi anni comunque hanno continuato a prorogarlo nel tempo, anche man mano sono state previste diverse modifiche, per cercare di eliminare o quanto meno ridurre le speculazioni.

Infatti, in una delle ultime dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario all’Economia Federico Freni: “L’idea del Superbonus dovrebbe essere quella di garantire a chi non si può permettere di fare i lavori nella prima casa di poterli fare. Deve tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga”.

Le proroghe del Superbonus negli anni

Il Superbonus come detto è stato più volte sottoposto a diverse modifiche in questi anni, sia per quanto riguarda i termini per l’accesso, sia per quanto riguarda la cessione dei crediti ed in ultimo ma non meno importante sulla percentuale di rimborso rispetto alla spesa sostenuta.

Infatti, inizialmente l’applicazione di questo incentivo fiscale avrebbe dovuto riguardare solo i lavori svolti dal 1° luglio del 2020 fino al 31 dicembre 2021.

Con il passare del tempo però è stato via via prorogato il termine ultimo che ad oggi dovrebbe essere previsto per il 31 dicembre 2025.

Superbonus nuove misure per il 2024

L’abbassamento della quota di rimborso

A questa proroga però è stato previsto un graduale abbassamento del rimborso spettante a chi procede con i lavori di ristrutturazione.

Infatti, già adesso con l’aliquota del 110% lo Stato si ritrova a sostenere un esborso economico fin troppo elevato.

Ecco perché è stato previsto un graduale abbassamento del livello dell’agevolazione.

In particolare, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, che ha comunque prorogato la scadenza del bonus, a partire dal 2024 l’aliquota scenda al 70%, per poi ridursi ulteriormente al 65% nell’anno successivo.

La situazione attuale del Superbonus

Nonostante le diverse modifiche che sono state apportate negli anni per l’accesso al Superbonus, e in attesa che entrino in vigore le nuove norme, lo Stato ha comunque previsto delle deroghe specifiche per le diverse categorie di abitazioni.

In particolare, il Governo Meloni ha definito una proroga valida fino al 31 dicembre di quest’anno, per quanto riguarda gli edifici unifamiliari come ad esempio le villette, che potranno contare sull’agevolazione del 110%, qualora risulti che abbiano completato almeno il 30% dei lavori entro la data del 30 settembre 2022.

Anche i condomini potranno usufruire della stessa deroga, nel caso in cui l’assemblea abbia deliberato il via libera ai lavori entro il 25 novembre 2022.

quali sono le ultime novità sul superbonus 2024

Cessione dei crediti e sconto in fattura

C’è infine, un ultimo nodo particolarmente spinoso che riguarda la cessione dei crediti e lo sconto in fattura.

In questo caso bisogna fare una distinzione.

Infatti, crediti d’imposta eventualmente accumulati, relativi a spese del Superbonus per il 2022 possono essere ceduti fino al 30 novembre 2023. Ma in questo caso è previsto il pagamento di una sanzione di 250 euro per il ritardo, nel momento in cui i crediti vengono ceduti a banche, assicurazioni o altri intermediari finanziari.

Diverso il discorso per i crediti d’imposta accumulati nel 2023.

In questo caso invece la cessione del credito e lo sconto in fattura riguarderanno coloro che hanno presentato la Cilas (o la delibera assembleare, per i condomini), dal 1 gennaio al 16 febbraio 2023.

Se non si rientra in queste categorie non si potrà procedere alla cessione dei crediti. Per cui questi ultimi dovranno essere riscossi tramite la propria dichiarazione dei redditi Irpef.

Vale la pena ricordare che è possibile diluire i crediti in dieci anni in parti uguali tenendo comunque conto della propria capienza fiscale.

Eri già al corrente di queste novità relative al Superbonus? Scrivici il tuo parere al riguardo nei commenti.