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La reputazione professionale
All’interno della nostra società le persone possono avere le più disparate opinioni su diverse questioni e su diverse persone.
Può capitare di sentir elogiare o criticare da altri una persona pubblica o una persona che rientra all’interno del nostro giro di conoscenze.
Se gli elogi sono sempre molto graditi, spesso le critiche vengono mal digerite da chi le riceve.
Se poi tali contestazioni, riguardano il proprio operato professionale o comportamenti non in linea con la morale pubblica, si rischia di ledere la reputazione della persona.
Ed in determinati casi è possibile che la parte lesa, decida di adire a vie legali per potersi tutelare contro accuse e dicerie, se queste sono ingiustificate e rischiano di mettere a repentaglio la sua credibilità.
Reputazione e diffamazione
Con il termine reputazione si fa riferimento alla stima di cui gode un individuo all’interno del contesto in cui vive.
In particolare quest’ultima si basa sulla posizione sociale o professionale dell’individuo in questione.
Di contro la diffamazione riguarda l’offesa alla reputazione di un soggetto, nel momento in cui quest’ultimo risulta assente, mentre sono presenti altre due o più persone.
In particolare, la diffamazione può verificarsi sia in ambito professionale, quando ad esempio un collega parla male di un altro (ma anche di un sottoposto o di un superiore) ad altri colleghi.
Oppure anche al di fuori dell’ambito lavorativo, nel caso in cui si parli male in maniera lesiva di una persona attribuendole in maniera arbitraria comportamenti poco ortodossi e contro la morale.
La diffamazione contro l’amministratore di condominio
Guardando poi al caso specifico dell’amministratore di condominio, l’offesa alla reputazione, in questo caso si verifica nel caso in cui i commenti lesivi nei confronti della vittima vengono espressi in sua assenza.
Un esempio potrebbe essere quello di frasi ingiuriose e offensive rivolte all’amministratore durante un’assemblea, quando questi si è dovuto assentare per un qualsivoglia motivo.
Ma altro caso potrebbe essere quello legato a offese e denigrazioni rese pubbliche attraverso strumenti quali email, telegrammi o anche volantini affissi all’interno dell’androne condominiale.
Sanzioni previste per la diffamazione
Nel caso in cui si verifichi un caso di attacco alla reputazione di un soggetto, il reato di diffamazione può essere punito con la reclusione o con una multa. [art 595 cod penale]
Va comunque sottolineato che il responsabile, non dovrà risponderne solo in sede penale ma anche in quella civile, dato che la diffamazione, è un illecito con conseguenze che devono essere risarcite.
Pertanto è possibile andare ad individuare danno di tipo patrimoniale o non patrimoniale.
Nel primo caso, si può riconoscere un risarcimento ogni volta in cui il danneggiato dimostri la presenza di un nesso causale tra la pubblicazione di notizie lesive della propria reputazione e la successiva perdita patrimoniale subita.
Un caso in tal senso potrebbe essere quello di un professionista che, a seguito di diffamazione, vede ridursi la sua clientela.
Mentre più frequente è imbattersi in un risarcimento di danni non patrimoniali, che possono essere regolati dal giudice sulla base di una sua attenta valutazione del danno.
Pene previste per diffamazione dell’amministratore
La quantificazione del danno risarcibile, da parte di un giudice, deve tener conto della posizione sociale e professionale della vittima.
In particolare, per ciò che concerne un amministratore di condominio, in quanto libero professionista, le pene da infliggere a chi diffama devono tener conto degli effetti lesivi che possono avere sulla sua attività professionale.
L’entità del risarcimento dovrà essere definita dunque dal giudice di volta in volta anche constatando quanto la diffamazione si sia estesa e se sussistano oppure no elementi certi da cui desumere una perdita patrimoniale.
Si sono verificati casi di diffamazione e lesione di reputazione all’interno del tuo condominio? Sono stati presi i necessari provvedimenti? Scrivicelo nei commenti.