La vita condominiale richiede una certa dose di tolleranza. Ma può capitare a volte che la presenza di vicini rumorosi, renda vano questo aspetto del vivere civile. Vediamo allora in che modo è possibile tutelarsi.

E’ difficile che la vita condominiale sia sempre tutta rosa e fiori.

Infatti in un contesto di condivisione degli spazi, può succedere abbastanza facilmente che sorgano incomprensioni o si arrivi addirittura al litigio tra condomini.

A volte, tali dispute possono essere provocate da un’eccessiva suscettibilità delle parti.

Ma in altre occasioni, purtroppo, la causa è legata alla mancanza di rispetto nei confronti degli altri da parte dei vicini.

Le problematiche possono essere di vario tipo, dal rubare il posto auto assegnato ad altri, al lasciar gocciolare l’acqua dal balcone superiore o sbattere tappeti.

Ma probabilmente il caso più diffuso è quello legato alle liti per eccesso di rumori.

Rumori condominiali

La presenza di vicini rumorosi rappresenta una delle cause principali di lite all’interno di un palazzo.

C’è chi organizza feste fino a tarda notte, chi accende elettrodomestici ad orari non ortodossi oppure ascolta la musica ad un volume eccessivo.

Le fattispecie che possono portare ad un contrasto possono essere tantissime.

Va comunque ricordato però che se da un lato, i rumori eccessivi possono essere puniti, in alcuni casi vi è bisogno anche di un minimo di tollerabilità.

Tutelarsi contro rumori condominiali e vicini rumorosi

Vicini rumorosi: trovare un accordo

Se in qualità di inquilino di un palazzo noti un comportamento che possa disturbarti o comunque infastidirti, mentre cerchi di lavorare, studiare o riposare, il primo consiglio è sicuramente quello di parlarne con il diretto interessato.

Infatti, non è detto che attraverso una normale conversazione tra buoni vicini, non si riesca a trovare un accordo che possa soddisfare le esigenze di entrambi.

Se ad esempio l’inquilino del piano di sopra è solito passare l’aspirapolvere durante le ore del pomeriggio quando i vostri figli devono studiare, si potrebbe chiedergli cordialmente (senza essere aggressivi) di posticipare o anticipare di qualche ora le pulizie.

Regolamento condominiale

Possono presentarsi però casi in cui la questione non sia facilmente risolvibile.

Non sempre infatti è facile trovare un accordo che soddisfi tutti e a volte tra inquilini potrebbero essere anche già presenti vecchie ruggini dovute ad altre questioni.

In tali casi sarà bene fare affidamento al regolamento condominiale.

Se infatti le parti non riescono a trovare una soluzione, sarà proprio il regolamento a determinare torto e ragione.

Al suo interno vanno definite delle fasce orarie in cui vengono tollerati i rumori più fastidiosi e quelle in cui è necessario rispettare il silenzio (solitamente le fasce di maggiore tolleranza sono quelle che vanno dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00, ma ogni condominio può modificarle in modo autonomo).

Il ruolo dell’amministratore

Nel caso di contrasti tra inquilini e ricorso al regolamento, a fare da garante sarà l’amministratore.

Sarà infatti tenuto ad intervenire, laddove la lite è stata generata da un comportamento in aperta violazione del regolamento condominiale da parte dei vicini rumorosi.

Si cercherà dunque per quanto possibile, di risolvere la questione all’interno dello stesso ambito condominiale.

Fare riferimento al regolamento condominiale e all'amministratore di condominio

Vicini rumorosi: tutela in sede civile

Vi sono però casi in cui non si riesce a raggiungere una soluzione nemmeno ricorrendo al regolamento di condominio.

In questo caso, sarà allora necessario pensare ad una tutela in sede civile richiedendo l’inibitoria (ovvero la cessazione dei rumori), e in alcuni casi un risarcimento per l’eventuale danno provocato dai vicini rumorosi.

Ottenere una sentenza favorevole però non è così semplice come si può pensare.

Infatti, nonostante anche il codice civile preveda una tutela rispetto alle immissioni rumorose, queste sono da condannare solo qualora superino la cosiddetta “soglia della normale tollerabilità”.

Purtroppo tale concetto, è piuttosto soggettivo.

La legge fissa delle soglie per le quali, il superamento di un certo valore di decibel è certamente condannabile in sede civile (ai sensi dell’art. 844 c.c.), ma resta una certa difficoltà nel dimostrare il superamento di tali limiti in modo oggettivo.

Comportamenti da evitare in una lite tra vicini

Qualora ci si ritrovi protagonisti in una lite condominiale è in ogni caso importante ricordarsi che non bisogna farsi giustizia da soli.

Tale comportamento infatti, può avere solo risvolti negativi.

Diverse sono infatti le sentenze del giudice a sfavore di coloro che decidendo di risolvere la questione in modo autonomo sono stati alla fine condannati per molestie.

Ti sei mai trovato a discutere con i tuoi vicini a causa di rumori molesti? Raccontacelo nei commenti.